"I Sebastian propongono un guitar-pop anglosassone". Così dicono le brevi note allegate al demotape di questo gruppo milanese. In effetti è vero. Il pop britannico c'è tutto, con notevoli ricordi dei Pulp e di conseguenza vengono anche in mente gli italiani SuperB. Il suono complessivo risulta accettabile: solare e anche un po' aggressivo. Il cantato è altalenante e porta la voce di Gianni ad andare su e giù come se stesse studiando la pronuncia inglese di un perfetto lord. In questa registrazione, però, c'è ancora un po' di confusione perchè ognitanto il suono tende a confondersi e ad impastarsi, forse a causa del riverbero sulla voce o per le parti di batteria, spesso più complicate del necessario. Aggiungo anche che per i miei gusti la batteria ha un suono troppo 'secco', ma questi son tutti particolari.
Altra nota: mancano i testi delle canzoni, che sono spesso difficilmente comprensibili anche se in italiano. Tra i pezzi che hanno lasciato traccia nel mio cervello ci sono: "77 Lupin point" e "Incubi".
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-03-18 00:00:00
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