Il primo disco solista di Godano, un gran disco
Uno dei capi assoluti della generazione alternativa degli anni '90 arriva al 2020 e decide di fare un disco solista. Si intitola Mi ero perso il cuore ed è un gran bel disco, detto quasi tutto. Sorprende non tanto per la sua anima intimista e delicata, per il suo stile alt-americano, per le trame chitarristiche, i cori femminili, il basso pulsante inconfondibile di Gianni Maroccolo, per i testi diretti senza troppi giri di parole e nemmeno per avere pochissimi momenti di noise, grida, graffi che lascino il sangue, ma perché è un disco che, in Italia, in questo momento non esiste.
Fuori moda, fuori da ogni logica di mercato, da ogni spunto catchy, da ogni affiliazione a suoni attuali. È un album, non una playlist di canzoni, con una produzione assolutamente unitaria, un concetto dietro ogni testo e una storia da ascoltare. Ci vuole una bella dose di coraggio, o semplicemente nessuna voglia di sottostare alle regole del business, per pubblicare un disco del genere in pieno lockdown musicale, reinventandosi cantautore lontano anni luce dallo stile dei cantautori italiani.
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La recensione Mi ero perso il cuore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-02 10:13:00
COMMENTI (2)
sbadiglio. meglio Marlene
speriamo meglio la prossima volta