Mr. Fini è un album istintivo, pieno di passione per questo genere e questa cultura musicale, che ha plasmato Cosimo Fini in Gué Pequeno e Gué Pequeno in Mr.Fini
Sono passati due anni dall'ultimo disco in cui Gué Pequeno si proclamava il the voice del rap italiano, e anche se determinati sound, determinati argomenti, determinate citazioni nei suoi album non mancano mai, e anzi sono una certezza, Mr. Fini e Sinatra sono lontani anni luce. Come nell'hip hop americano, quando un rapper diventa veramente importante, è solito chiamare il proprio album con il proprio nome o cognome, e così ha fatto oggi Guè, all'anagrafe, Cosimo Fini.
Mr.Fini segna un'altra tappa, un altro punto importante della sua vita, 40 anni il 25 dicembre, o della sua carriera solista, iniziata con Il ragazzo d'oro, passando per Vero, album del 2015. Sulla copertina del suo ultimo lavoro, Cosimo è ritratto indossando un completo bianco, ha un gatto sulle gambe e gli fanno da cornice due ragazze bellissime, un letto e una scacchiera. Il messaggio è abbastanza chiaro, ma il disco nasconde sorprese. Gué Pequeno è stato sempre contraddistinto dalla schiettezza, diretto con le parole, sempre ricercato, a volte profondo, in Mr. Fini scava veramente, fino in fondo, parlando di cose di cui non ha mai parlato, mostrandoci il meglio e il peggio di ciò che ha visto da spettatore e vissuto da protagonista.
È un disco appassionato e ricco, fatto per restare nel tempo, una preziosa pietra da incastonare nel panorama del miglior rap italiano. Panorama che proprio l'Mc milanese ha contribuito a portare a livelli così alti, da tutti i punti di vista, e per questo può permettersi di mostrarsi come crede, in merito alle proprie capacità tecniche, di scrittura e di racconto, alla potenza che assumono le parole grazie al suo modo di pronunciarle.
Appassionato di libri e di film, anch'essi ricercati come molte delle sue rime, Mr. Fini è regista e interprete del suo album di cui il finale è forse la parte più introspettiva, quasi dark. In Stanza 106 e Ti ricordi? Cosimo racconta cos'ha visto mentre si gode il panorama dal punto in cui si trova ora. Una lezione di vita che chiude il suo kolossal, concepito proprio così, per mostrarsi come è veramente, Immortale, come nel pezzo con Sfera Ebbasta, ma anche umano e vulnerabile. C'è molto cuore in Mr. Fini, ci sono tanti piani di ascolto, tante facce dello stesso personaggio. Tante grandi canzoni che come i capitoli di un libro svelano situazioni viste e vissute, raccontano sentimenti ficcanti come un pugno, una coltellata o una carezza lungo lo svolgimento del disco, introspettivo, vero, potente.
Un album classico, come lui stesso lo definisce. Le produzioni dei brani sono di 2 nd Roof, Shablo, Night Skinny, Low Kidd, SIXPM, Rvchet, AriBeatz e Takagi & Ketra, collaborazioni storiche e nuovi esperimenti che impreziosiscono e arricchiscono la qualità e la resa di ogni singolo brano. Il disco regala belle botte allo stomaco, prima fra tutte Il tipo, storytelling puro e di classe sulla giro di chitarra de L'ultimo bacio di Carmen Consoli. Anche i brani con le atmosfere più leggere (Parte di me con Carl Brave e 25 ore) sono a tutti gli effetti, come tutto il disco, introspettivi e sinceri, grazie alle innate capacità tecniche e liriche con cui si sa adattare a ogni sound, Mr. Fini ci accompagna per il mondo che tanto ha girato: sonorità che vengono da Francia, Inghilterra, Caraibi, Sudamerica, Stati Uniti. Si vedono i ciliegi di Saigon e si rende omaggio alla dancehall giamaicana con Alborosie, la pietra miliare del reggae italiano. Tra gli altri artisti scritturati da Mr. Fini ci sono nomi che collaborano con lui da diverso tempo come Marracash e Mahmood e ci sono giovani promesse come Geolier, Paky, Rose Villain (che in Chic con Luché dà una grande prova) e Young Rame. Colpisce Giacomo, una storia tutta italiana, tanto vera quanto amara, ma raccontata seguendo un sound positivo e un'atmosfera leggera. Nell'album sono presenti anche protagonisti importanti della nuova scena urban come Lazza e perfino Noizy, superstar del rap albanese, di cui lo stesso Gué è grande fan.
Mr.Fini, diciassette tracce che riflettono la vita e la carriera di uno dei rapper migliori degli ultimi vent'anni, un interprete che si è sempre spinto al limite e che, forse proprio per questo, è sempre rimasto in vetta alla scena. Mr.Fini è un uomo e un artista libero che si esprime e si svela in un disco libero e appassionato, senza la pretesa di accontentare nessuno. Mostrarsi per quello che si è veramente, con forma poetica, beat potenti e beat romantici, esercizi di stile e brani dolorosi, con la pancia e con il cuore. Mr. Fini è un album istintivo, pieno di passione per questo genere e questa cultura musicale, che ha plasmato Cosimo Fini in Gué Pequeno e Gué Pequeno in Mr.Fini.
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La recensione Mr. Fini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-26 11:54:00
COMMENTI (1)
I primi paragrafi sono un lungo susseguirsi di periodi intervallati da piogge di virgole. Sono quasi incomprensibili, in particolare il primo.