Dj Rogo Botanical 2020 - Strumentale, Hip-Hop, Elettronica

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Racconti sonori germogliati elettronicamente durante il lockdown: prova a immaginare la tua storia a tempo di beat

Le campanelle rampicanti, viola e turchine, si fanno strada nel mondo immobilizzato dall'emergenza Coronavirus, crescendo veloci e tintinnanti nelle strade sgombre di automobili, sui palazzi popolari in cui la gente è costretta a stare in quarantena e sulle serrande dei negozi chiusi, che in molti casi non riapriranno più. Questo (Ipomoea purpurea) è uno dei possibili racconti sonori del concept album strumentale Botanical di Dj Rogo, beatmaker hip-hop campano al suo secondo disco solista, per Stoned Saints Records.

Il disco inizia con l'aroma dell'alloro, solenne e misterioso, in Laurus Nobilis e con l'Ipomoea. Poi i nodi perenni dei gerani resistono al tempo e cacciano via queste mosche che non ci fanno dormire, che ci fanno arrabbiare (Geranium Nodosum). Intanto i servizi al telegiornale parlano dei tulipani che, lenti ma testardi, si riprendono i prati, crescendo spontaneamente in ogni fazzoletto verde d'Italia e macchiando di un bel rosso vivo lo Stivale: alla fine del lockdown i bambini giocheranno perdendosi tra i loro gambi alti anche mezzo metro (Tulipa) e tra quelli dell'ambretta, colorata di jazz, che può raggiungere il metro (Knautia Arvensis); altrettanto vigorosa, ma delicata allo stesso tempo, è l'acetosella (Oxalis Violacea). La vita ricomincia quindi a fluire verso tentativi di normalità: i corrieri girano per le vie consegnando semi di gigli che faranno belli i balconi e i giardini del Paese in occasione dell'attesa ripartenza (Lilium Auratum). L'erba fresca di Santa Barbara - patrona di artiglieri, cavatori, minatori e di tutti i lavoratori esposti al rischio di esplosioni - disinfetta le mani e il corpo, regala vitamina C ai bisognosi e cicatrizza le ferite interiori lasciate dall'isolamento (Barbarea Vulgaris). Alla fine del racconto gli uomini capiscono finalmente di essere contemporaneamente fragili e forti e scoprono di potersi ispirare alle magnolie: piante evolute, dal fiore vero e con il seme protetto (Magnoliophyta).

Il titolo di ciascuna delle nove tracce è il nome scientifico di una pianta o di un fiore: Botanical è una gemma di questo strano periodo, germogliata dal desiderio di tornare a respirare alla luce naturale. I brani sono brevi, elettronici e sperimentali con una matrice nell'hip-hop underground, per una storia musicale tutta da immaginare a piacere. Proprio per questo motivo sarebbe bello se da questa semina di beat sbocciassero rime di rapper desiderosi di metterci la voce, come in una continua rinascita. Forse si potrebbero mettere i pezzi a disposizione per una sorta di contest aperto a parolieri, rapper, cantanti...

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La recensione Botanical di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-11 18:33:37

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