Difficile non percepire la solidità tecnica del gruppo e la gradevolezza di alcuni brani contenuti in questo “Momento ideale” che i giovanissimi Jester propongono all’insegna di uno spirito molto “sesso, vino e rock’n’roll”. Una registrazione più che buona, una sezione ritmica potente ed efficace, due chitarre versatili nelle loro dinamiche ma mai flebili anche nei passaggi più delicati, una vocalità sempre all’altezza sono elementi certamente da non sottovalutare. E il fatto che i ragazzi abbiano suonato molto dal vivo, in situazioni di tutto rispetto, depone sicuramente a favore di un certo tipo di impatto e di energia.
Difficile però anche individuare una sicura linea di condotta, una cifra stilistica chiara che unisca coerentemente i 9 brani proposti. Se è chiaro che nella pietanza preparata dai quattro toscani pesa decisamente una abbondante dose di rock/funk, è anche vero che gli altri ingredienti percepibili, più che riuscire ad arricchire la ricetta con la giusta dose di varietà, finiscono per confondere il palato. Certo, nessuno pensa che una produzione, per essere convincente, debba necessariamente risultare “monolitica” o, peggio, “monocorde”.
Resta però il fatto che i Jester ondeggiano troppo: più ancora che negli esiti, nell’attitudine. Ai momenti più indie rock’n’roll dell’iniziale “Non ti sento” e della conclusiva “Fuzz” (quest’ultima molto in stile The Jets) si contrappongono episodi decisamente più annacquati e canonicamente pop-rock (quali la title track e “Come se”) e si affiancano brani (“E intanto io”, “Panic”) collocabili in quel filone “grunge in italiano” cui legioni di emuli nostrani dei Pearl Jam hanno già fornito abbondantissimo, e anche più che sufficiente, contributo.
IJester devono decidere quale direzione scegliere: capacità ed energia sembrano non mancare.
---
La recensione Momento Ideale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-10-28 00:00:00
COMMENTI