Da Messina l'industrial è un dato di fatto
Niente da fare: quando ci troviamo di fronte a un luogo comune che si sbriciola non possiamo che gioire. Questo è il caso dell'omonimo disco degli Underzone. Leggendo la loro provenienza, Messina, ci si potrebbe immaginare una musica potenzialmente solare e pieno di gusto mediterraneo per la vita no? E invece tutto il contrario. I siciliani infatti ci regalano una miscela nera come la pece di industrial bello pesante ma orchestrato con sapienza, in cui le tinte dark si sprecano. Basta ascoltare la traccia finale di "Underzone", ovvero "Sweet Answer" per comprendere meglio quanto vi stiamo dicendo.
Questa è appunto una traccia possente di musica industrial fatta&finita, in cui i messinesi riescono a dare il loro tocco personale grazie alle venature dark sopracitate. Il ritmo ipnotico, il mood quasi disperato e l'atmosfera asfissiante che evoca il pezzo non possono che trovare il nostro favore: troviamo sia sempre cosa buona e giusta quando le canzoni, ma un po' l'intero disco, riescono a donarci emozioni tanto forti. Ecco, proprio di emozioni forti si può, in conclusione, parlare a proposito di "Underzone": un disco fatto di emozioni forti, per cuori impavidi e per ascoltatori che non hanno paura di perdersi nel buio. Ma, anzi, bramano di farlo.
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La recensione Underzone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-20 00:00:00
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