Lince, dopo i feat con Willie Peyote e Murubutu, raduna la crew. E Torino diventa Harlem
Torino è Harlem, nel ritratto dell'ep Qualità Italiana e forse anche nell'ambizione della crew di Lince (Michael Lorenzelli), rapper 29enne che ha già collaborato con Willie Peyote e Murubutu. Il lavoro propone sei tracce rap, trap e urban realizzate con il conterraneo Thai Smoke e altri artisti della provincia.
Il brano Bombay, prodotto da HappyTrill, apre il disco in modo diretto e duro con i temi forti dell'hip-hop - l'alcol, il cash, le ragazze, le auto, le sostanze, il calcio, le Nike - e con un ritornello corale dalla presa immediata. I pezzi successivi però mostrano anche lati più profondi e intensi, anzi altri Aspetti, come recitano le rime particolarmente ispirate dell'omonimo brano: "No, non sono solo i soldi che fanno la differenza, manco la violenza, conta più la conoscenza, non mi sporco la coscienza per un po' di power, crolleranno le apparenze come le Twin Towers...".
Freddie Miseria ha curato questa traccia, oltre a Mille cose feat Joelz e Reid Mayah: traspare così tutta la rabbia e la delusione del gruppo, da esternare con Penna e calamaio (featuring Etanolo per la produzione di Demi). La crew non rinuncia comunque agli stereotipi tipici della scena, continuando a sognare Qualcosa di grosso (feat Roy Zen) e i Ristoranti Michelin (ft Riccardino e Ricky J): questi ultimi due pezzi sono prodotti da Dave.
Nel Risiko del rap esistono il Queens di 50 Cent, la Barona di Marracash, la Baggio di Ghali e ora anche la Collegno di Lince, con "Torino sulle spalle" come fosse "uno scialle" e come fosse New York.
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La recensione Qualità italiana di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-21 10:47:26
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