Il musicista, videomaker e fotografo Daniele Russo in arte 4EST stende tappeti elettronici lo-fi su cui crea barre rap, melodie indie e universi Vaporwave, un movimento e un microgenere che l'artista napoletano porta avanti sul web e che dà il titolo all'EP, con la produzione di Pier Paolo Polcari degli Almamegretta.
Dai quattro pezzi del progetto emergono alcuni elementi di questo mondo, a cominciare dalle "distanze" che ci rendono "Alieni": nell'atmosfera elettrica e nel modo di cantare alla Samuel, si delinea una possibile ispirazione derivata dai Subsonica.
La seconda traccia Frankenstein è un rap classico e ben fatto, con il tradizionale approccio duro e diretto della scena hip-hop. Seguono altri due rap: Error404, con qualche spunto di spoken music in rima nell'interpretazione, esprime inquietudine nei confronti della tecnologia, uno degli argomenti del movimento, mentre Vaporwave è il brano manifesto.
Dal punto di vista musicale, questo microgenere si fonda su operazioni come il sampling, l'accelerazione o il rallentamento dei beat e su influenze anni 80 o 90. Sul piano "teorico" questa corrente di pensiero contiene riflessioni "cibernetiche" sul millennio liquido e sulla fisica quantistica.
Le canzoni dell'EP, considerate una per una, mostrano potenziale e capacità compositiva, lasciando intravedere un immaginario interessante, ben rappresentato dai videoclip. Forse però quattro pezzi sono ancora pochi per articolare un intero universo teorico e i suoi aspetti più originali: in fondo i temi toccati dai testi per ora non sembrano così nuovi.
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