S.L.A.V. II (Streets, Loops and Vodka) è praticamente la combo perfetta per un pomeriggio in riva al mare
Uno inizia a ascoltare "S.L.A.V. II (Streets, Loops and Vodka)" di Michele Krnjak ed è possibile, anzi molto probabile, che la prima cosa che gli venga in mente sia: "Ecco, sentiamo un po' questo disco leggerino e divertito, ideale per l'estate". E non che questi pensieri non vengano confermati da pezzi come "Bobo Tempo", tanto per fare un esempio. Eppure nel disco del musicista romagnolo c'è di più, molto di più. E per comprenderlo, pienamente, vi invitiamo all'ascolto della traccia numero sette, "Squat meditation".
Questo è un pezzo incredibilmente avvolgente, suonato in modo ineccepibile e nel quale Krnjak ci fornisce una sorta di saggio di bravura a tema progressive. Già perché tra tonnellate di funky, ritmi caraibici e tanta voglia di ballare ogni tanto, ma comunque spesso, in questo lavoro c'è una componente sperimentale che non solo ci ha sorpresa, ma che, davvero, abbiamo gradito.
Anche "Slavabarda" si inserisce in questo filone di funk-sperimentale, con ritmi elettronici che si incastrano alla perfezione con un sostrato progressive di grande gusto, con in più l'inserimento dei fiati che pompa energia nelle vene dell'ascoltatore. Insomma una gran bella sorpresa questo album che, ve lo diciamo sinceramente, non ci aspettavamo così tanto profondo, rotondo e suonato dannatamente bene. Ecco perché ve lo consigliamo con tutto cuore: come una piada in riva al mare, mentre si pasteggia con una birra trappista chiaramente.
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La recensione S.L.A.V. II (Streets, Loops and Vodka) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-07-25 08:02:57
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