Il secondo EP dei Land Of Damnation è un buon lavoro death metal, con qualche problema di identità
Il nuovo EP dei Land Of Damnation si presenta con un affascinante titolo in greco (sicuramente più elegante della traduzione italiana “libertà o morte”) che già segnala la provenienza della band da una terra di origine greca, la Campania, anche se più specificamente da una città romana, Pompei. Già dalla confezione si nota una passo in avanti rispetto al precedente ‘Demon’ del 2017, e in effetti quella che ci troviamo qui davanti e per certi versi una band diversa, con un nuovo cantante e un nuovo bassista. Il lavoro si presenta bene con The Runner e la title track: la band gioca fra death/thrash e death n’roll, il sound è convincente, ottimo il gioco di growl scream, valorizzati da una produzione pulita e muscolare, ma non eccessivamente bombastica. Con Winterfall poi qualcosa cambia, si abbassa il tachimetro e si alza l’indicatore di epicità, iniziano a comparire strumenti acustici, qualche voce in pulito (The Undying Flame). La seconda parte del breve EP si muove intorno ad un melodic death che flirta parecchio con l’heavy e l’epicità alla Iron Maiden (inconfondibili i fraseggi melodici di chitarra); per atmosfere e melodie si arriva anche dalle parti di quella branca del death che, quando c’è la cultura norrena di mezzo, viene chiamato viking metal. Nel giro di cinque brani sembra in effetti di sentire due band diverse, quella diretta e pestona dei primi due brani e quella drammatica ed epicheggiante dei ultimi. In entrambe le vesti i Land Of Damnation se la cavano bene, con la voce e le chitarre a proprio agio nelle diverse atmosfere, ma questa sorta di indecisione, tanto più evidente quanto è ridotto il lotto di brani, segnala ancora una certa immaturità. In realtà, non è strano trovarsi davanti ad una confusione di questo tipo nei lavori di band agli inizi; la speranza è che la band campana trovi una formula per giocare al meglio le sue (ottime) carte e tenere dentro in maniera più organica pulsioni e ispirazioni diverse.
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La recensione Eleftheria I Thanatos di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-08-28 21:37:39
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