Derivativi ma con le idee molto chiare in testa e con l’attitudine a mischiare sapientemente le carte del mazzo, My gravity girls iniettano, in questo nuovo album, dosi più o meno massicce di dream pop che all’improvviso insegue spirali sintetiche e scosse electro-rock. Le sonorità dunque appaiono stratificate, intersecate, modulate da sintetizzatori, da sventagliate chitarristiche e sussulti ritmici con esuberanza e tecnicismo; “I miss something and miss everyone” è l’album che aspettavamo da un po'.
Dopo quattro anni dall’ultimo episodio discografico e un’ammissione di esistenziale mancanza di orientamento, la band emiliana torna a rivelarci grazia, pur nella debordante energia dei pezzi, e a svelare una ritrovata identità artistica; belle atmosfere, tanta emozione nelle note e il gruppo mostra una nuova solidità. A tenere unita ogni suggestione, ci sono anche una penna forte e una voce calda. Così “Intimacy”, “Forests”, “Wide eyes”, “Daybreak” sono prati sintetici in cui sperimentare capriole elettroniche; “Berlin”, “Five AM”, “May” sono delle radure meditative; “Blank space”, “Family life”, “Silver lake” rappresentano traiettorie eteree ed armoniche, soffici e sognanti: ed eccovi raccontato “I miss something and miss everyone”.
Classe e anima generano emozioni epidermiche e il nostro non è un applauso di circostanza.
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