Un nebbioso inverno bolognese raccontato dal pianoforte del pianista campano Marco di Stefano
‘2005’ del compositore pianista Marco di Stefano è un album appropriato a questi primi giorni di autunno particolarmente freddi e piovosi, quasi invernali, perché è proprio del racconto di un inverno che si tratta, quello appunto di 15 anni fa. Racconto che, nonostante la brevità complessiva, si divide in due parti: ci sono i viaggi in treno su un tragitto lungo più di mezza Italia, quello da Palermo a Bologna, attraverso la fuga di note e i cambi repentini dell’unica traccia che supera il minuto di lunghezza, l’iniziale Movimento a quattro mani ; poi c’è un nebbioso inverno bolognese osservato dalla finestra della stanza di un fuorisede, una serie di sei quadretti intitolati Di nebbia, le notti a Bolognache sfiorano più o meno i sessanta secondi di durata senza mai raggiungerli. Marco ha una scrittura fortemente narrativa, affidata al linguaggio di un pianoforte solista; è un linguaggio non sempre facilmente decifrabile, e infatti è una narrazione che procede per immagini, astratta ed espressionista. Quasi come se fossero sonorizzazioni di un film o di una serie di cortometraggi di cui non possiamo vedere le immagini, le sei composizioni brevi restituiscono emozioni ed atmosfere, malinconie ed ansie, muovendosi ora più dalle parti della musica classica ora da quelle della composizione contemporanea (ci perdonerete la forte semplificazione a scopo illustrativo), ruotando intorno a temi e tonalità riproposti e rimescolati nei vari passaggi. Il linguaggio scelto potrà non essere per tutti, ma nella sua brevità, nella forte caratterizzazione tematica e narrativa, ‘2005’ riesce facilmente a comunicare sensazioni e pensieri di chi lo ha scritto , raccontando uno spaccato di vita e di sperimentazione musicale con cui non è difficile sentirsi partecipi.
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La recensione 2005 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-28 19:34:19
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