“Trapanus”, la traccia d’apertura, tiene fede al suo nome e lascia poco spazio a dubbi: “Sabor Latino” dei Grufus si presenta con l’indole di chi vuole abbattere i muri a colpi di batteria e chitarre. La successiva “Million Dollar March” è stoner da film western, da duello fra pistoleri sotto l’assolata desolazione californiana; “Mezcal” è il rimedio nel bicchiere, sotto un sole che picchia a quarantamila gradi sulla fronte.
Lo stacco di “Freaky Fingers” fa capire chiaramente che “Sabor Latino” è un disco che va sentito tutto di filato. Non ha quasi senso identificarne i singoli pezzi: cioè che conta è il muro di chitarre distorte e bassi scuotiterra e batterie martellanti che esplode in faccia dal primo minuto, e il riuscire a goderselo così com’è. L’assenza di una voce è ben lontana dall’essere un limite, e anzi permette di concentrarsi appieno sulla ciccia che i Grufus mettono sopra la griglia delle loro chitarre bollenti.
Un disco diretto e potente, senza fronzoli, “Sabor Latino” è in grado di veicolare l’autentico sapore delle terre di confine tra Messico e Stati Uniti, in un mondo di polvere e avvoltoi che volano in circolo.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.