Se i tempi sono incerti le melodie e gli arpeggi non possono che essere dolci
Gli Ataraxia sono certamente un gruppo molto particolare visto che, e per comprenderlo basta ascoltare "Nebula", la seconda, bellissima traccia di questo "QUASAR" per avere tutto più chiaro, paiono essere usciti fuori da una sorta di paradosso temporale. Infatti potrebbero essere benissimo un gruppo fondato a Modena nel 1978 o 1985 oppure anche 1995 o giù di lì perché la musica che propongono ha dei tratti abbastanza "eterni". Si tratta di un folk mischiato alla new-wave, con qualche rimando dark, che poggia solidamente le sue radici nella tradizione ma che, tutte le volte, magari in un piccolo arrangiamento, ci dona un grammo della personalità dei modenesi.
Modenesi che, per altro, non sono nuovi a inserire, magari sottotraccia magari no, riferimenti anche molto dotti. Per esempio, vi basti sapere che "Quasar" è un riferimento all'astronomia: si tratta di oggetti molto distanti e che debbano emettere energia equivalente a centinaia di normali galassie. Un concetto molto interessante quindi, che può essere benissimo traslato alla stessa essenza della band. Un gruppo che non ha mai sbraitato per farsi conoscere ma che da 30 anni a questa parte sta conducendo il proprio percorso con la calma e la consapevolezza di chi sa di fare se non proprio la cosa giusta quantomeno quella più aderente alla propria personalità.
Insomma la via delle stelle è costellata di folk e di nobili intenzioni, proprio come quelle degli Ataraxia.
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La recensione QUASAR di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-16 00:00:00
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