Da Caserta un buon album di electro-pop
Parliamoci chiaramente: non è che l'electro-pop nel 2020 sia proprio il genere sulla cresta dell'onda. Tuttavia, cercando di scindere un momento le mode dalla resa effettiva di un disco, questo "Giuro" dei Freudbox può essere inteso come un buon album di pop, declinato nella sua variante più elettronica. Quindi la band casertana riesce, tutto sommato, a rendere un discorso "passato di moda" attuale, anche grazie a dei testi che, se al primo ascolto possono apparire come un pochino banali e scontati, dopo un'analisi più approfondita dimostrano la loro valenza.
Quello che invece ci ha convinto poco è l'arrangiamento delle tracce, in particolare di quelle che chiudono il disco. Infatti, nonostante non siamo davanti a un album molto lungo dal punto di vista della durata, i pezzi finiscono a assomigliarsi quasi tutto. Questo fatto è certamente spia di una omogeneità stilistica, ovvio ma, alla lunga, non poter scindere una canzone dall'altra, o comunque fare fatica, non aiuta nel giudizio complessivo.
Giudizio però che, è importante ribadirlo, è largamente positivo per il lavoro dei casertani che riescono soprattutto in "Inutile, la canzone con cui si apre "Giuro", a donarci un bel pezzo pop, con un arrangiamento interessante e un testo tutt'altro che ordinario.
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La recensione Giuro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-25 00:00:00
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