Arriva dalla Toscana una proposta musicale solida e con le idee molto chiare: The Beatersband intende rinverdire i fasti della tradizione di musica vocale di stampo anni '50 e '60, nata Oltreoceano e recepita in Italia attraverso italianizzazioni, o anche brani originali, cristallizzati nell'immaginario collettivo e diventati col tempo degli standard.
In tale contesto si innesta il “Volume due”, pubblicato (per Area Pirata / Audioglobe) ad un anno di distanza dal vagito d'esordio, per coronare un biennio molto produttivo per il gruppo di Rosignano Solvay. Otto tracce, cinque cantate in inglese e tre in italiano, dove la tradizione viene riletta mediante l'approccio punk: l'ascolto si presenta molto accogliente, di punk c'è l'impostazione del sound ma la resa è molto pettinata, regalando un equilibrio raro impreziosito dal cantato in femminile.
La sensazione è di essere trasportati ad una festa a tema, ed il carisma irresistibile di queste tracce potrebbe regalare capelli impomatati anche ai pelati. Sicuramente un bell'ascolto, dove i nostri beaters riescono a conquistare con successo l'obbiettivo prefissato; c'è la capacità di fare proprio un registro stilistico, (ri)costruirlo a proprio piacimento e scrollare di dosso più di sei decenni a composizioni praticamente immortali.
Non si può chiedere altro.
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