Disco generico per anziani, minori, disabili, disoccupati e altre categorie improduttive.
Con una presentazione del genere diventa ancor più interessante approcciare l'ascolto di “Albano Macht Frei” (già il titolo, è tutto un dire...), il nuovo album di SmegmaBovary che giunge a quattro anni di distanza dal precedente “Coppa del Nonno”, in ambo le occasioni pubblicati dalla label Doremillaro Recordings.
La manifestazione d'intenti riconducibile al synth pop caratterizzato dalla terra e dal mare della Sicilia si palesa in dieci tracce fuori dagli schemi. Anzi, decisamente fuori e basta. Il long play si apre con “Catania non esiste”, e già a questo punto rischiamo di perderci in un vago filosofeggiare, ma la realtà spiazza come una pandemia che ti capita tra capo e collo: SmegmaBovary si apre a percorsi sonori che vanno dal rock alla musica autorale, cavalcando wave digitali che finiscono per piacersi e per piacere ai timpani.
Molto più complicato e complesso il versante testuale: trovare dei brani semplicemente cantati diventa cosa rara, e si attraversano foreste liturgiche dove le parole salmodiate hanno un gustoso contorno lisergico.
Questo “Albano Match Frei” è probabilmente la cosa più punk che vi capiterà di ascoltare in questo anno complicato: punk nel senso più squisitamente attitudinale, libertà di pensiero applicata al pentagramma che viene puntualmente distrutto e ricostruito dai compagni di ventura provenienti dall'isola della Trinacria. SmegmaBovary si cela dietro un'impronta talmente sconclusionata da fare il giro lungo e finire col confezionare un disco che ha molto più senso di altre robe che girano nella scena alternativa.
Incontrarti nella notte dei cristalli e invitarti a ballare l'alligalli
"Hitler, Stalin, Alvaro Vitali"
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.