Il nuovo EP della cantautrice ligure utilizza la dimensione acustica per avvolgerci in un abbraccio fatto di note intime e parole lievi
Chiara Ragnini torna sulle scene dando alla luce il suo terzo lavoro in studio, “Disordine EP”, che esce a circa tre anni di distanza dal precedente album, “La differenza”. Con questo nuovo lavoro, breve ma, come si suol dire, “intenso”, la cantautrice ligure sceglie la dimensione acustica, fatta solo di un pianoforte digitale, di una chitarra e della sua calda voce, affinché il suo disco possa raggiungere gli ascoltatori “come un abbraccio, che ormai da mesi manca più di ogni altra cosa”, ci spiega lei stessa nella presentazione.
Soltanto quattro tracce, tutte dal sapore intimo ed essenziale e in cui il suo cantautorato dal tocco lieve si fa portatore sano di liriche romantiche e introspettive che vengono a galla per lasciarsi ammirare così come sono, nude e semplici nonché preziose anche senza arrangiamenti troppo complessi e senza strumenti elettrici invasivi. Forse proprio grazie a questa ricerca dell’autenticità che punta al cuore, all’essenza delle cose e della musica stessa, l’artista genovese riesce a toccare corde ancor più profonde facendoci percepire meglio la sua personale sensibilità che, con occhi incantati ma non illusi e con un’anima ottimista ma non vagheggiante, osserva la realtà scoprendola sempre più bisognosa di delicatezza e di comprensione.
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La recensione Disordine EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-16 00:00:00
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