Forme di vita lontane dal pop convenzionale: gli EkynoxX regalano un long play dall'impianto immaginifico molto interessante
Attivi dal 2014 e con un album di esordio alle spalle, gli EkynoxX tornano a farsi sentire con un nuovo, robusto long play: si intitola “Gravità Zero”; ed è la prima esperienza da quando è diventato parte integrante della band il producer di musica elettronica Giovanni La Tosa.
Proprio l'ambiente digitale è il principale campo d'azione della band veneta: sono ben quattordici le tracce che compongono questa prova d'ascolto (ormai una rarità discografica) e tutte risultano caratterizzate da un sound marcatamente electro sul quale si innesta la matrice ed il carisma del gruppo. Perché infatti la declinazione estetica tra pop ritmi dance rappresenta un appariscente abito cucito addosso a tematiche e riflessioni molto profonde, esposte attraverso i testi. È come se Alberto Camerini avesse raggiunto una svolta conscious, concentrandosi (senza abbandonare il suo stile) su questioni ambientali, sul rapporto coi media e gli incontri con altri mondi.
Questo disco gravita nel proprio cosmo d'arte e di certo non è facile entrare nelle intenzioni di chi l'ha plasmato: come quando si ha a che fare con forme di vita aliene, bisogna prendersi del tempo e venire in pace.
Così facendo, di certo non si resta delusi dall'impianto immaginifico di “Gravità Zero”.
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La recensione Gravità Zero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-18 00:00:00
COMMENTI (6)
@electroboy Lusingati ,Grazie per il bel commento
sound magnifico
@milly Grazie per il feed
@giovanni88 Grazie
piacevole e allegro
carino