La storia della "più longeva rock band sarda" è un biopic sfociato in queste 10 canzoni
Leggendo la biografia dei Red Crystal - "La più longeva rock band sarda, attiva dal 1986" - si ha l'impressione di assistere alla proiezione di un biopic, magari in un cinema di Cagliari, in cui a ogni successo segue una caduta: nel 2003 pubblicano un cd che arriva fino agli Usa ma, dopo un tour di 2 anni, si "assentano" tra il 2005 e il 2009, per poi rinascere; nel 2013 sono invitati, in qualità di rappresentanti della loro isola, al festival Mondo Ichnusa dove aprono la serata degli headliners Malika Ayane e Max Gazzé, salvo prendersi un'altra pausa di sei anni dal 2013 al 2019. Red Crystal è il penultimo tassello della storia: il nuovo disco omonimo raccoglie in 10 canzoni circa 10 anni di lavorazioni tra sala prove, sessions di arrangiamenti, registrazioni e missaggi.
Arriva così l'ultimo capitolo, in piena emergenza Covid; il quintetto (voce, chitarra, tastiere, basso, batteria) si aggiudica un posto nelle finali nazionali del contest Sanremo Rock 2020, guadagnandosi la possibilità di esibirsi al mitico Teatro Ariston: "E’ una scelta sofferta, frutto di mille ripensamenti…", comunicano con amarezza sui social a settembre pubblicando il video dell'azzeccatissimo brano Panico ("Tutto questo non ha un senso se resti immobile..."), "Ma con questo post annunciamo la nostra decisione di non partire e quindi di non partecipare. Non è facile rinunciare ad opportunità del genere, ma viviamo un periodo storico particolare, siamo tutti adulti, genitori ma allo stesso tempo anche figli e per una serie di motivi, anche personali e privati che non staremo qui ad elencare, abbiamo deciso di anteporre, per il bene di tutti, la salute e la sicurezza nostra e dei nostri cari alle nostre ambizioni personali e di gruppo. Potete immaginare il nostro stato d’animo: vedere sfumare ad un passo dal traguardo un obiettivo a lungo inseguito suscita una marea di emozioni contrastanti. Ma siamo convinti di aver fatto la scelta giusta e CI RITENTEREMO. Il 'Sogno Infinito' dei Red Crystal continua: abbiamo nuove idee e nuovi progetti in cantiere e presto vi aggiorneremo sulle novità".
Venendo alla musica, nell'album sembra evidente l'ispirazione di Litfiba e Piero Pelù: con contrappunti elettronici, in tracce come Occasione e Veleni, l'opera riesce nell'intento di rendere più contemporanei gli elementi essenziali del rock. Se il brano Passioni Pericolose spinge il disco sulla strada un po' ardua e accidentata dell'epic metal, Parole e Decolleté riporta subito il rock al centro. Per un istante e Costume senza Tempo sono ballate più pop che mostrano un'altra sfumatura della band, tra la passione di Farfalla e le atmosfere contaminate di Sei come il Sole.
Gli arrangiamenti sono ben strutturati ed elaborati, ma occorre migliorare la registrazione e la produzione. Per il resto il Sogno Infinito dei Red Crystal non può che continuare, perché le prossime puntate del biopic sono ancora tutte da scrivere.
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La recensione Red Crystal di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-26 19:57:08
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