Un viaggio nelle atmosfere blues di mezzo secolo fa con il primo LP del nuovo progetto artistico di Giuseppe “JimiRay” Piazzolla
Dev’esserci un portale che collega diverse dimensioni o magari una vera e propria macchina del tempo in quella magica soffitta ideale, quel luogo intimo e raccolto dove Giuseppe “JimiRay” Piazzolla, qui in arte HaT In The Garret, tira fuori dal cappello le sue canzoni. Non si spiega altrimenti come il polistrumentista pugliese riesca a comporre oggi, nel terzo millennio ormai inoltrato, pezzi che odorano subito di classico, che sembrano stagionati per decenni in botti di rovere e figli di notti trascorse in qualche vecchio diner americano ascoltando le lezioni di Muddy Waters con Bob Dylan e Tim Buckley mentre la radio passa Neil Young e sembra avere capito chi sei. Soprattutto non si spiega altrimenti come gli otto brani proposti in “Songs from the garret”, esordio di questo nuovo progetto dell’artista (noto soprattutto per la sua attività con i Rainbow Bridge), possano risultare così autentici e affatto forzati, evidentemente nati da una penna che non si limita a ricalcare le orme dei suddetti miti (tra i quali talvolta riaffiorano anche echi dei Beatles, di Robert Johnson e del sempreverde Jimi Hendrix) ma semplicemente procede per la propria strada seguendo il proprio percorso, trovandosi ad affiancare quelle importanti orme con la naturalezza di chi sa esattamente chi è e dove sta andando. Così, dopo l’energico inizio sulle note di “Walking down the road”, l’LP del menestrello barlettano procede alternando momenti più ruvidi e graffianti con altri più delicati e intimi, tra elettriche esaltazioni delle radici rock blues, ballate acustiche d’altri tempi e atmosfere da falò sotto le stelle, per approdare infine all’introspettiva “Hold me tonight” con cui si chiude il cerchio.
Le diverse sfumature di “Songs from the garret” comunque nascono tutte da un’anima orgogliosamente e genuinamente blues che si mette in mostra tra gli intarsi degli arrangiamenti e attraverso la cura dei suoni dall’irrinunciabile retrogusto vintage inserendo idealmente questo album tra le fila dei classici senza tempo.
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La recensione Songs From The Garret di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-30 18:25:00
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