Sig. Dapatas benvenuto, finalmente sei arrivato! Era un po' che apettavo l'uscita di questo CD, e, a parte un certo smarrimento iniziale, sono rimasto molto soddisfatto. Le dieci tracce (come?! solo 10? per Silvestri sono poche...) sono indubbiamente di ottima fattura. Come al solito i testi non scadono mai nel banale, nel superfluo, nel già sentito, ma anzi sono estremamente ricercati, complessi e completi. I temi trattati sono vari, Silvestri non è il tipo che si fossilizza sul tema dell'amore (anche se è presente, "insieme" "tu non torni mai"), ma, oltre a presentarlo in maniere non certo ortodosse ("amore mio"), riesce a trattare gli argomenti più diversi, dalla febbre tutta italiana per i veri "gratta e vinci", lotto, superenalotto ("pozzo dei desideri"), alla vita in carcere ("aria"), tanto per citarne alcuni. Gli arrangiamenti sono eccezionali (secondo me è il "campo" in cui Silvestri eccelle) , la ricerca dei suoni e delle sonorità è accurata, precisa. Le musiche, a parte qualche passaggio un po' scontato, spaziano dal rock al rap, dal tunz tunz al pop di stampo italiano, soddisfacendo un po' tutti i palati (o meglio le orecchie...). Quindi devo proprio dire di trovarlo un ottimo disco, anche se, confrontato con le precedenti produzioni di DS, sembra quasi che il cantautore si sia dovuto trattenere, abbia dovuto porsi un freno. "Il dado" era un doppio album, un fiume in piena di suoni, parole, intuizioni, ora mi ritrovo tra le mani un CD più cauto, forse più riflessivo, sicuramente più studiato, ragionato, calcolato (e non è certo un difetto). Non so se questo sarà il nuovo Silvestri, meno istintivo, ingenuo, non so se questo è il disco della "maturità" (si dice sempre così...) o se è soltanto un'altra tappa nel suo percorso musicale. A mio parere, rimane comunque un ottimo acquisto. E bravo Sig. Dapatas!
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