Il disco di Eduardo De Felice si chiama "Ordine e disordine"
"Un disco d’altri tempi, libero dalle logiche del mainstream odierno, che si pone come unico obiettivo la musica come piacere soggettivo", così si presenta il disco di Eduardo De Felice, che si chiama "Ordine e disordine".
Cantautorato introspettivo, un viaggio folk nell' ordine e disordine dei giorni e degli eventi che capitano, nella foschia nostalgica, nei risvegli in fondo al buio.
Un album fatto di percezioni, le dieci tracce all'interno dell'ultimo lavoro di Eduardo sono scatti e fotogrammi di viaggi condivisi e di paesaggi, di presente e di passato.
"Ordine e disordine" è ricco di strumenti acustici, dalla chitarra elettrica e acustica, percussioni, contrabbasso, batteria, pianoforte, organo fino ad arrivare all'ausilio di quelli classici della canzone tradizionale, ovvero il mandolino, mandoloncello, violino e viola.
Un progetto aperto alla contaminazione di vari generi pur mantenendo uno stile personale e riconoscibile, cantautorato vecchio stile, di matrice pop. Un disco riflessivo, nato dal disordine di pensieri sparsi accumulati nel tempo e riordinati con l’aiuto di Gnut che ne ha curato la direzione artistica. Il cui centro è l'emozione, tutto viene affidato a questo sentimento.
"Ordine e disordine" è una cartolina di situazioni e di ricordi, di vita quotidiana, un biglietto da visita impegnato per il cantautore De Felice.
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La recensione Ordine e disordine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-30 00:00:00
COMMENTI (2)
La recensione è un testo valutativo e interpretativo di un'opera letteraria, scientifica o artistica (come un film, un'opera teatrale e musicale), di cui vengono analizzati gli aspetti contenutistici ed estetici. Il termine deriva dal verbo latino rĕcensēre e significa "esaminare", "passare in rassegna", "riflettere".
Mi sembra evidente che questo articolo non possa essere definito una recensione.
Album bellissimo!!!... Vere e proprie emozioni in musica ❤️ grandi complimenti all'autore!!!
Mi sembra però che chi abbia scritto la recensione non abbia realmente ascoltato l'album e si sia limitato a riportare il comunicato stampa dell'autore...insaporito da giri
di parole suo brani del tutto inappropriati