Il nuovo EP di Hola La Poyana! è prezioso e irrinunciabile folk-blues
Fratello minore dell’ottimo disco del 2013, rispetto a cui si pone in continuità sonora ma non lirica, “A long cold summer” non è semplice appendice o contenitore di scarti ma un EP prezioso e irrinunciabile. L’ascoltatore lo attraversa come attraverserebbe un mondo fatto di sogni i cui contorni possono cambiare all’improvviso, mandando in cortocircuito sensoriale il cervello. Eppure non si corre il rischio di rintracciarvi incoerenza stilistica e tematica: il folk e il blues trapiantati nel cuore, gli sfregi sintetici e il caracollare ritmico, rendono le sonorità del disco scalpitanti ma solide e fanno da contorno ad un’estate che sa d’inverno.
Dietro le quinte dell’EP c’è Hola La Poyana!, il progetto solista del cagliaritano Raffaele Badas che, per questo lavoro, viene affiancato da una comunità di musicisti di band intriganti (Rigolò, Lilies on Mars, Was, Diverting Duo, Don Leone) e che canta i suoi sogni e i suoi incubi in schiuma di rabbia. Dall’inizio c’è la voglia di dimostrare di non aver perso la scintilla e di raccontare pezzi di vita scordata, poi resta una musica che merita di essere guardata nel profondo. “Your past doesn’t mean a thing”, “Like a modern Jesus Christ”, “Grab those monsters and kill’em all”, “Being a odd one out”, “Before you live” richiamano l’indie raffinato dei Gomez, lasciano il segno e creano un mondo dentro al disco che è visione al rallentatore di una lunga estate fredda.
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La recensione A long cold summer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-16 00:00:00
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