We're waiting for a feeling. Così avevo chiuso la precedente recensione sui Neorea e sul loro EP intitolato "Embrione Sonoro". Sono arrivato a questa conclusione: il feeling c'è, non devo più aspettarlo. E' scoppiato col nuovo materiale che sto ascoltando da qualche tempo, "Experience".
"Mediodama" e "Miraggio D'Ombra" sono pezzi estremamente maturi, belli tesi, trascinanti, ben levigati. Che rispetto alle precedenti produzioni mi sembrano più compatti, meno (finto) grunge, più spiccatamente originali. Insomma: i Neorea vanno verso una dimensione di efficace post-rock luciferino che spinge quando c'è da spingere, che sa tirar fuori il massimo dai cambi ritmici, dagli "spezzati" - inseriti al posto giusto (sotto questo punto di vista il miglior pezzo è "...Per Illuderti", anche se ha una sorta di bridge che mi ricorda vagamente qualche altra compagine...).
Insomma riescono a rimanere in bilico - e ci stanno anche benone - fra approccio lo-fi e produzione minuziosa. Tirando fuori una Musica che, pur rimanendone erede diretta, ha rotto e spezzato la (funesta) linea di collegamento col periodo grunge e post-grunge che oggi non avrebbe più nulla da dire. E che invece sa trattenerne gli aspetti più pruriginosi - le chitarre, parte del cantato - ma rimontandolo immediatamente con un lavoro di interesse al Nuovo.
Per giunta è anche ben suonato, pur rimanendo confezionato con una carta affatto banale. Un po' come quando si riceve un bel regalo, e la carta rischia di vanificare il contenuto. In questo caso è l'opposto: ogni elemento è al proprio posto.
Ora, però, basta ep: se si può - e, musicalmente, si può senza dubbio - serve una prova sulla lunga distanza. E lì sta il giudizio definitivo (anche se di definitivo non c'è mai nulla).
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La recensione Experience EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-01-15 00:00:00
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