Perdonateci se per parlare di "Mi sono messo a dieta" di Toni Tonelli prima di concentrarci sul dato musicale di questo album, cosa che faremo, tranquilli, ci soffermiamo un attimo su un aspetto forse residuale ma per noi di grande importanza. La prima cosa che abbiamo notato, con massima evidenza, del lavoro di Tonelli e la sua, eccezionale, pronuncia. Abbiamo saputo dopo un paio di ascolti del disco che Tonelli oltre che essere un cantautore è anche un attore e quindi un po' tutto si è spiegato. Tuttavia questa prima impressione, di grande attenzione per la pronuncia, ci è rimasta addosso e ci ha fatto propendere per un giudizio tutto sommato positivo per questo lavoro.
Un lavoro che, comunque, va detto non si discosta troppo da quel filone it-pop che, negli anni, ha sempre minore aderenza con il contemporaneo ma che, nonostante tutto, ancora molti artisti decidono di abbracciare. Intendiamoci: Tonelli scrive anche bene e i suoi testi sono contraddistinti da un'ironia non così comune nella "scena". L'aspetto però che ci ha meno convinto sono gli arrangiamenti e un po' tutta la parte musicale. Detto infatti dell'assoluta perfezione della pronuncia e della buona penna, altrettanto non si può dire per le orchestrazioni. Un lavoro riuscito solo in parte: prendendo però le cose buone e lavorando sul resto, Toni Tonelli potrebbe fare bene. Molto bene.
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