Con l’esplosione della trap in Italia, negli ultimi quattro-cinque anni, il panorama musicale si è riempito velocemente di epigoni degli artisti della prima ora: lo swag è diventato un concetto ormai pervasivo, assieme a tutti i temi ad esso associati -soldi, ragazze, sostanze psicotrope di varia natura. Se è vero che questa versione più “gangsta” della trap ha riscosso indubbiamente risultati positivi, bisogna però riconoscere che c’è stato anche chi ha provato a darne una versione più intima e malinconica, sia a livello di produzioni che di contenuti, senza per questo soffrirne in termini di successo: basti pensare all’entusiasmo che segue ogni uscita di artisti come Carl Brave e Franco126 e, in ambito internazionale, Joji. Ad un equivalente successo commerciale, tuttavia, non corrisponde un parallelo aumento del numero di esponenti di questa chill trap…almeno fino ad ora.
L’esordio di Nicola Russo, “Error 404: Heart Not Found”, si pone come continuatore di questa ondata musicale: le basi, costruite su accattivanti suggestioni pop (l’opening “Narghilè” e la sua chitarra mediterranea su tutte), fanno da ottimo supporto a rime che caratterizzano bene le tipiche situazioni adolescenziali, tra ragazze che ci stanno e non ci stanno, cazzeggio con gli amici e l’occasionale canna (stiamo pur sempre parlando di trap, dopotutto…). Il mood oscilla tra il dolce (“Looney Tunes” e la sua atmosfera assolutamente spensierata) e l’amaro (“Scegli me”), con sporadiche concessioni a pezzi più “canonicamente” trap (“CUGGI”). Il risultato è un disco che è uno spaccato perfetto di quell’età che va dai 15 ai 18 anni, e che trasuda la cazzona leggerezza e spensieratezza tipica delle scuole superiori. Proprio questo aspetto è sia la forza che il punto debole dell’album: nel suo essere così “adolescenziale” rischia di allontanare gli ascoltatori che quell’età l’hanno ormai superata; il che è un peccato, perché Nicola Russo è un giovane musicista di talento, che sa come costruire efficacemente una canzone e che ha le potenzialità per conquistarsi un pubblico ampio e di tutte le età. Non abbia paura di farlo.
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