A metà strada tra letteratura, arte visuale e musica i Mattatoio5 ci conquistano
Accidenti che ambizione, però, almeno per una volta, non fine a se stessa. Sono stati questi i primi, primissimi pensieri che abbiamo avuto dopo l'ascolto, anzi i riascolti prolungati di "Escapes" dei Mattatoio5. La band di Padova infatti, almeno a nostro giiudizio, ha realizzato un album veramente ambizioso, in cui il post-rock, screziato di dark, si mescola a un progetto molto più ampio e che abbraccia la dimensione letteraria (quantomeno nelle citazion e nell'immaginario da cui trae ispirazione) e la visual-art. Qualcosa quindi di molto importante, nonché di "allargato" che non può proprio lasciare il fruitore indifferente.
Detto quindi di queste, predominanti, parti positive del lavoro della band veneta, ci sono altresì aspetti che ci hanno convinto meno. Per esempio, dal punto di vista squisitamente musicale, seppure l'esecuzione l'abbiamo trovata perfetta, la dinamiche di post-rock qui espresse hanno un certo qual sapore vintage che, nonostante ci paia evidente come sia stata una scelta consapevole e voluta, appesantisce un po' tutto e non lo rende aereo e fluttuante, bensì statico e con i piedi ben ancorati a terra. Peccato perché con una simile ambizione i Mattatoio5 potrebbero, davvero, veleggiare molto in alto nei cieli della musica. Tuttavia, ci pare che il cielo sia ancora libero da nubi: c'è ancora tempo per loro.
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La recensione Escapes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-20 00:00:00
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