Dal Trentino la musica elettronica suona potente
"Prove Me Wrong", lavoro di Rich Machines è un disco che sip uò leggere in due maniere differenti: l'una breve, l'altra più estesa. La prima è presta detta, anzi viene comunicata direttamente dalla biografia: "Formazione classica + sintetizzatori + carriera scientifica". Un orizzonte culturale e di ispirazioni quindi cristallino per questo progetto musicale che viene da Trento e che, bisogna ammetterlo, ci ha convinto in più di un'occasione, come ad esempio nel caso di "Fake", la seconda traccia.
Ma dicevamo della versione più estesa, giusto? Beh questa seconda versione allargata ci porta dire come l'idm ibridata con il gusto per lo sperimentalismo, anche un po' pazzo e folle, funziona e funziona molto bene, in special modo nella prima dell'album che, alle volte, per altro con nostra somma sorpresa, suona anche molto più pop e "facile", in senso positivo, di quello che ci saremmo potuto aspettare.
Poi certo non tutto funziona qui, come una seconda parte certamente non all'altezza della prima, soprattutto perché alla lunga le soluzioni, specialmente armoniche, di Rich Machines iniziano a divenire argomento noto, troppo noto. Tuttavia, anche nelle sue parti più "deboli", la qualità di "Prove Me Wrong" si mantiene su un ottimo livello e ci fa ben sperare per il futuro.
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La recensione Prove Me Wrong di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-12 08:06:00
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