Gli ANNABEL LEE imboccano la via di un pop rock spruzzato di tastiere, ma non hanno né la dance e il dub dei Subsonica, né la genialità e la delicatezza di certi Ustmamò, piuttosto, propongono un sound che strizza l'occhio al filone comnmerciale-radiofonico, vuoi per le semplici strutture, vuoi per il cantato femminile.
S'insinua però un dubbio, visto che nel sestetto indicato in rassegna compare anche un batterista: che questi sia assente dalle registrazioni (effettuate a casa del tastierista Paolo) semplicemente per ragioni di carattere tecnico (microfonare e registrare degnamente un set di batteria non è cosa né semplice, né veloce), quindi mi sento di supporre che in realtà la dimensione live degli Annabel Lee accentui i tratti più rock, con le classiche 2 chitarre + sezione ritmica, non tralasciando poi interventi di keyboards varie.
Ho solo poco più di 10 minuti su cui basarmi, le 3 canzoni contenute nel cd-r: "I tuoi ripensamenti", che dà il titolo all'opera, "Luna Park" e "Come ti va", accomunate dal fatto che, a livello di testi, a parlare è sempre un "io" ("dimmi, è solo un'illusione", "no, non voglio alzarmi", "oggi sento che il mondo gira intorno") che si rivolge a qualcuno, senza mai azzardare altri schemi. I tre brani non toccano certo le più profonde corde della sensibilità, però "I tuoi ripensamenti" si ricorda piacevolmente, e l'età dell'ensemble, dai 20 anni della cantante Fabiana Taglia ai 25 del tastierista/programmatore e autore di testi e musica P. Carnelli, fa ben sperare in una futura maturazione, soprattutto in termini di ricerca di maggiore personalità e originalità. E' un'impresa davvero ardua, in ambito pop, riuscire ad essere -appunto- originali e personali; è un campo minato, ma la chiave di volta potrebbe essere quel pizzico di sperimentazione che, in questi brani, latita.
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La recensione I tuoi ripensamenti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-06 00:00:00
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