Forza espressiva per raccontare le incertezze della vita: a cinque anni dalla formazione, arriva il convincente esordio della band fiorentina.
Da un cammino di fede, all'imprescindibile credo nella musica: nasce così, cinque anni fa, la storia artistica dei Lapsus, che si sono incontrati durante il Cammino di Santiago e, dopo alcuni avvicendamenti in formazione, hanno raggiunto una maturità tale da portare alla pubblicazione del long play “Meteoropatia”, distribuito da Artist First.
Sono otto le tracce a comporre un ascolto riconducibile al rock, a venature blues ed una marcata impronta pop amplificata dall'utilizzo delle tastiere: il concept ruota attorno a sentimenti come l'incertezza e la nostalgia, in uno stato di salute interiore reso ancora più precario dalle condizioni meteo che vanno immancabilmente ad influenzare il nostro animo. Ne risulta un'espressione in musica molto piacevole, ponderata nei singoli elementi quanto nella proposta totale, che ben dispone i timpani ed allontana lo spettro del tasto skip. Sapiente alternanza fra episodi più lenti e maggiormente sostenuti, inoltre, regala quelle increspature espressive necessarie quando si fanno i conti col proprio ego e con le relative debolezze.
C'è tanta forza ma anche un cuore tenero nel lavoro dei Lapsus: dopo cinque anni, la maturazione umana ed artistica si irradia in tutta la sua concretezza. Bene così, non c'è bisogno di attendere ulteriori cinque anni per apprezzare nuova musica!
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La recensione Meteoropatia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-18 04:33:52
COMMENTI (1)
Bravi Lapsus! Un bel sound che ritorna in tutti i pezzi come un marchio di fabbrica che li rende unici e riconoscibili e necessario per farsi largo fra tante nuove proposte musicali; in ogni brano emerge malinconia unita a tanta energia, delicatezza unita a potenza e soprattutto passione.
Ne esce un bel quadro omogeneo che lascia la voglia di riascoltare ancora e ancora.