Accostando poi scindendo e poi rimescolando cantautorato, rock, teatro, poesia e reading fino a creare un ibrido graffiante, profondo e affascinante, Giulio Casale – o Giulio (Estremo) Casale, stando alla trascrizione artistica del suo nome qui riportata –, sin dallo scioglimento dei suoi Estra ha intrapreso strade o piuttosto libere traiettorie a mezz’aria che abilmente e amabilmente tendono sempre a sbandare tra i differenti impulsi e le differenti ispirazioni dell’eclettico artista trevigiano producendosi così in vorticose esperienze d’ascolto originali, “estreme” (è il caso di dire) e inaspettate, in grado di toccare temi e mondi sonori, letterari e artistici davvero disparati.
Questo suo nuovo lavoro, “Bootleg #3”, fregiato dell’onore di essere il primo live ufficiale della carriera solista di Casale, non poteva dunque non tener conto di tutte le sue mille sfaccettature, e non per altro tra le dodici tracce del disco troviamo episodi tratti da “Inexorable”, il suo album di inediti del 2019, che ci mostrano le sue più recenti sperimentazioni musicali, ma anche brani tratti dagli spettacoli teatrali “Le notti bianche” e “Frammenti di un discorso poetico”, con rielaborazioni personali delle influenze, suggestioni e addirittura di pezzi presi in prestito da altri autori (Modugno/Pasolini, David Sylvian, Claudio Lolli, Italo Calvino) che con Casale condividono visioni e riflessioni sull’incomprensibile e meraviglioso viaggio che è la vita. Un disco da vivere più che da ascoltare.
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