Notturno ConcertanteLet Them Say2020 - Progressive, Etnico, Acustico

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La nuova sfida dei Notturno Concertante. Con il prog come stella polare.

Sono in sella dalla fine degli anni ’80, sin dai tempi di “The hiding place” il loro primo album, uscito nel lontano 1989. Poi, la sia pur non ricchissima discografia dei Notturno Concertante si è arricchita di altre perle. Sempre in nome e per conto del prog. Un prog mai uguale a se stesso: contaminato deviato, sovrapposto. Uno schema più che mai applicabile anche a “Let them say”, l’ultima fatica discografica della band irpina, che mai come questa volta ha puntato su di un vero e proprio crossover di suoni. Un album strumentale, al netto di qualche vocalizzo inserito qua e là, la cui connotazione progressive si diluisce all’interno di suggestioni elettroniche, jazz, etniche, rock, tra richiami all’Oriente, alla new age, ai Genesis (“Lovers second leap” è un delicato omaggio semiacustico a “Lover’s leap”, uno dei cavalli di battaglia di “Foxtrot”).

“Let them say” è un disco energico, attraversato da un discreto dispiegamento di strumenti: chitarre, basso, pianoforte, campionatori e relativi sampler - e sin qui ci siamo - poi il bouzouki, il violoncello, il violino, il violino cinese, il clarinetto. Usati con cognizione di causa, intrecciandoli, concatenandoli, accavallandoli, rendendoli protagonisti di un suono che si fa metropolitano (come nel caso de “I miei sospiri”), oppure caotico e nervoso (“Delicate sabbath”), orientaleggiante e anche un po’ freak (“Handful of hopes”), vitaminico (“So far out”), malinconico (“Darkness I become”), per non dire pagano (“Finis Terrae”).

“Let them say”, lavoro ambizioso e complesso, massiccio, dalle molteplici sfumature, restituisce un collettivo costantemente alla ricerca di sfide da affrontare. Come si accennava qualche riga più su, i Notturno Concertante non sono mai rimasti fermi sulle proprie posizioni, evolvendo in continuazione la propria cifra stilistica, lasciandosi conquistare da nuovi orizzonti. Questo loro nuovo album ne è la dimostrazione più limpida e genuina.

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La recensione Let Them Say di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-12 23:29:00

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