Testi poetici incontrano sensazioni elettroniche, influenze trip-hop e sfumature rap
"Fiori per una visita" dell'autore e produttore Davide Bava, realizzato con Radiobluenote Records, è un progetto torinese, sperimentale e intrigante: testi poetici incontrano sensazioni elettroniche, influenze trip-hop e sfumature rap. Fra le 13 tracce ci sono sia pezzi strumentali sia "parlati", più per evocare sequenze di immagini che trame, e due canzoni.
In brani come Ti guardo, Bardana e San Lazzaro si crea un'ottima sintonia tra la base elettronica, le parole e l'interpretazione. Primae noctis feat Tito Sherpa è ciò che più si avvicina al mondo dell'hip hop mentre Abbiamo un'ora e Sala d'attesa featuring Brownie sono pezzi cantati veri e propri, due "schegge" sonore dal grande fascino. La produzione del lavoro è davvero ben fatta, anche se non convincono appieno le tracce con troppi effetti sulle voci, rese robotiche e "mostruose" (Anticamera, LOE 1060)
Nel nostro Paese sono noti gli stili di spoken music di band come Offlaga Disco Pax e Massimo Volume, che si sono concentrate soprattutto sui racconti, mentre qui è protagonista l'ispirazione poetica. Fra le "voci" dell'opera ci sono quelle di Loredana Iannizzi e Ivan Fassio. Il progetto, oltre ai beat e ai testi, ha una parte visiva che vive sia attraverso la copertina di Eleonora Ballarè sia nelle fotografie di Paolo Alù, anche su YouTube. Riguardo al titolo, sarebbe divertente presentarsi a casa di qualcuno porgendo Fiori per una visita, un disco al posto del classico bouquet: è una bella idea, pensiamoci.
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La recensione FIORI PER UNA VISITA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-10-30 12:57:15
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