Quattro tracce sornioni e sognanti: prende bene il primo vagito artistico di TB.
Informazioni stringate a presentare un progetto che non ha voglia, tempo ed intenzione di perdersi in fronzoli: si chiamano TB, e tanto basta per lasciar comprendere la volontà di evitare sprechi perfino nelle lettere da utilizzare, focalizzando tutto sulla musica. Sono due ragazzi di Roma, ed insieme formano 38 anni, quanti ne bastano per plasmare quattro canzoni ed affermare la propria esistenza attraverso l'autoproduzione “Notti Bianche”.
Il concept dietro questo disco è presto detto: come suggerisce il titolo, vengono rappresentati tutti quei pensieri che ci invadono la mente nelle notti insonni, in un racconto di una storia d'amore in 4 tracce, ognuna delle quali rappresenta una diversa sfumatura. L'esperienza d'ascolto prende dalla trap spogliandola delle sonorità di strada, portando l'ascoltatore in un mondo sornione e sognante; a tratti, sembra di stare sintonizzati su uno stream musicale chill-out per mood ma non per strutture melodiche poste in essere, con quella wave che prende bene i timpani di chi ascolta. Ha una marcia in più il featuring con Den, concretizzando un'asse tra Roma e Milano che funziona bene.
Buoni segnali per TB su un assaggio esiguo ma eloquente: c'è la giusta idea artistica, padronanza del genere e mezzi per rinnovarlo. Attenderemo con interesse gli ulteriori sviluppi, magari provando a conoscere meglio i due ragazzi che confezionano questa musica.
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La recensione Notti Bianche di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-06 00:00:00
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