Tirate fuori le spillette dei vostri gruppi di culto e applicatele sulle giacche. Atteggiatevi da membro dei Jet e ascoltate questo dischetto degli Eco98: da Monza, alternative rock à la Placebo e citazioni varie.
Neanche il tempo di partire che il gruppo prende in prestito un riff ai Kings of Leon in “Apri La Porta Che Entro…”: pezzo ben sostenuto ma voce non in condizione. Da rivedere. Molto, molto meglio in “Tirami I Confini”, basso ispirato ai Bloc Party e brano nella struttura-tipo del gruppo di Brian Molko con ritornello più fragoroso. Non male. Con “Insipido” la struttura inizia a scricchiolare: il brano è dotato di grande varietà ritmica con un intro nello stile dei Darkness, ma sento che c’è qualcosa che non convince. Il pezzo a seguire mi allontana per un istante dai dubbi: era dai tempi di “Minuto” degli Altro che non ascoltavo un brano così completo dalla durata così esigua.
Poi, un lampo. Ora capisco! I brani sono registrati in maniera perfetta, gli strumenti suonano puliti, Fabio Galvagno alla voce fa il suo lavoro senza sbavature eccetto un episodio, ma il tutto appare così giovanile, così falsamente costruito e stereofonico. A questo lavoro manca l’innovazione, il tocco personale. Mancano dei testi capaci di lasciare qualcosa. Ma, per avere 21 anni (questa è l’età media del gruppo), questo demo non può che esser considerato un buon inizio.
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La recensione Demo1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-02-22 00:00:00
COMMENTI (1)
Ma cosa c'entrano i Darkness con gli Eco98?