LiberaVelo2
'A Sguarrona 2019 - Cantautoriale, Folk, Ritmi

'A Sguarrona
03/01/2021 - 21:21 Scritto da Francesco Carrubba

Pino Daniele ha un'erede sguarrona e anarchica che trasforma Napoli nei Caraibi

'A Sguarrona è il nuovo personaggio incarnato dalla cantautrice anarchica Libera Velo: è "una Satira con le corna di Bufala che va a cavallo da maschio" e presta il titolo al terzo album dell'artista, che ha già molta storia alle spalle ed è al suo primo progetto solista interamente in lingua partenopea. Le canzoni, nate dalla ricerca dell'autrice sulle biografie di alcune "Maestre" della cultura campana, sono state scritte in una sola settimana e registrate poi, nel giugno 2018, presso lo storico Auditorium 900 di Napoli che quest'anno compie 120 anni.

Il disco si apre con una poesia degli anni 30 della scrittrice e giornalista Maria Luisa d'Aquino, detta "La Saffo Napoletana", che diventa la marcia blues di 'A na fenesta. Segue il "ritmo twotone antifascista" di Foto Tripoli che racconta la storia della nonna Lucia ai tempi del Fascismo in Libia, impersonando un esempio femminile di evoluzione e forza di volontà. Con l'ironia di Malata immaginaria, invece, Libera canta di sé, delle donne che soffrono di malattia sistemica autoimmune e di tutte le difficoltà che queste devono affrontare, dai problemi burocratici alle accuse di avere patologie "immaginarie". L'atmosfera diventa quindi un caldo rock-blues nel brano erotico e femminista Monte Chiara Erotikòs, per poi omaggiare con Near to you la poco conosciuta voce di Yvonne Harrison che nel 1968 ha rappresentato "un bagliore di liberazione femminile" in un panorama giamaicano prettamente maschile. Il twotone ora è antirazzista: Cricche unisce la scrittura della Sguarrona al personaggio del Guaglione dell'attore e autore Raffaele Viviani, in una movimentata "street dance transexsual". Dopo 'O Re, che raffigura l'eterna immagine del potere, tocca alla rielaborazione di Tammurriata Americana, alla lunga storia d’amore di Nu libro ambientata negli anni 70 tra un giovane uomo e una signora più grande e matura e alla ballata ‘O mare nun so ll’onne sul vicenda di una donna che ha perso il figlio, fino alla chiusura con L'uovo Cantacronaca.

In questi brani, che promettono per il futuro un "anarco-avanspettacolo" dal vivo, Napoli si veste di Caraibi grazie alle sonorità "world music" di strumenti come chitarre, sax, trombone, tromba, percussioni e "percussaglie", violino e violoncello, basso e batteria: così se Pino Daniele cantava 'O Scarrafone, la sua erede femminile Libera Velo interpreta la Sguarrona, in quanto guerriera "attivista" nell'arte e nella vita.

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