I Duck Juice sono una band composta da una chitarra (Luca Chiari), un trombone (Lorenzo Manfredini), tastiere (comandate da Lorenzo Locorotondo), un basso elettrico (suonato da Federico Perinelli) e una batteria (Andrea Grillini).
Ferraresi, pubblicano il primo EP (Duck Juice) nell'ormai lontano 2012.
Nel 2016 esce un nuovo disco, questa volta ben più strutturato di un EP.
Da lì inizia una discreta fase di live show, dove portano sul palco i loro pezzi.
Fino al 2020, anno perlomeno singolare, in cui si fermano e scrivono un altro disco: House Made of Sticks.
Le ispirazione sono le stesse, gli strumenti e le modalità rimangono quelle del gruppo jazz, ma è impossibile non riconoscervi un tocco di funk.
Già dal primo ascolto questo disco è in grado di convincere, e sa farsi apprezzare anche fuori da quella temibile cerchia di jazzisti ortodossi.
Se a tratti sembra di poter riconoscere qualche ispirazione presa dall'eterno Pino Daniele, altre volte ricordano più artisti come Carlos Santana.
Straordinaria l'amalgama che scaturisce dalla batteria, appena toccata, presumibilmente con le spazzole, il trombone e le tastiere in brani come Stripes (per citarne uno su tutti).
Molto interessanti alcuni episodi di contaminazione come, ad esempio, l'attacco di Cubicle, dove il suono prodotte dalle tastiere trascende dalla classica tavolozza jazz, per approdare in una contemporaneità dal sapore quasi elettronico.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.