Jazz feroce ma domato, punk nello spirito che lo anima e libero nelle sue costrizioni, in queste otto tracce che portano la firma di Manlio Maresca e dei suoi Manual for Errors.
Siamo abituati a pensare al jazz come ad un genere musicale rivolto ad un pubblico compassato, riflessivo, calmo e posato: una sorta di intellettuale dell’ascolto musicale, dedito ad un ascolto attento a cogliere ogni sfumatura espressiva. Bene, se avevate questa immagine in testa, lasciate che Manlio Maresca e i suoi Manual for Errors la facciano a pezzi con “Noisy Games”, loro ultima fatica discografica.
“Noisy Games”, vale a dire “giochi rumorosi”: nomen omen, avrebbero detto i Latini. Da un lato è impossibile non notare, nel corso dell’album, l’aspetto ludico che i Manual for Errors fanno vivere nella loro musica: ogni brano gioca con le regole della musica e della sua composizione, con le nostre aspettative di ascoltatori, e anche con quelle dei musicisti stessi. Il tutto viene fatto con quella leggerissima serietà che non dimentica mai quello che è il tratto fondamentale di ogni gioco: il divertimento, che emerge fin dagli amari titoli (“A volte la vita è brutta ma prima o poi arriva sempre il momento peggiore”) e prosegue nelle relazioni tra i vari strumenti. Dall’altro emerge il rumore, inteso come fonte di caos e disturbo che apparentemente sconvolge la musica ma in realtà ne costituisce un elemento fondamentale, se non quasi primordiale. Ecco apparire quindi influenze che spaziano dall’hardcore punk al noise rock, fino ad arrivare a distorsioni e deviazioni che sembrano annichilire il brano che stiamo ascoltando; se non che, in sottofondo, c’è sempre un elemento di ordine pronto a riportarci su territori più regolari.
“Noisy Games” è un ascolto vivido e a tratti feroce, una parentesi di disordine nella quale lasciarsi andare, un dito medio alzato contro ogni tentativo di incasellamento in un’esistenza ben definita e definibile.
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La recensione Noisy Games di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-29 00:19:44
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