Una prova d'ascolto corposa per un disco convincente: Cause Perse, ma solo di nome.
Attivi da circa un decennio, con alle spalle un trascorso di ricerca musicale e prime release discografiche, Le Cause Perse chiudono il cerchio attorno al primo capitolo della propria storia artistica con un nuovo, corposo long play dal titolo “La fine del mondo reale”.
Sono undici i brani che compongono un viaggio musicale interessante ed organico nella sua espressione: la band veneta trae molto dalle stanze del pop e del rock, pescando influenze eterogenee per un caleidoscopio di suoni che si susseguono canzone dopo canzone. La matrice è univoca e riconoscibile, ma il piacere di scoprire le leggere differenze e caratteristiche di ogni traccia è sottile, lasciando all'ascoltatore la sana curiosità di chiedersi “e adesso cosa c'è?”. Brilla di luce propria la performance a due voci di “Nodi Sciolti”, con la vocalità di Yuri Duso che si intreccia bene a quella di Fabiola Triarico, di solito impegnata ai cori.
Cause perse, ma solo di nome: questo gruppo sta impegnando risorse, esperienza e passione in un progetto a lenta maturazione ma a crescita costante. Questo disco conferma i passi in avanti, e si può continuare a percorrere la strada artistica intrapresa da tempo senza il minimo tentennamento.
---
La recensione La fine del mondo reale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-27 00:00:00
COMMENTI