Sette frammenti di paesaggi inespolarti: Orco si regala un esordio che merita attenzione ed ulteriori sviluppi.
Fabrizio Gelli è un docente genovese, che dopo aver maturato almeno un paio di decenni di esperienza artistica decide di mettersi in proprio: in questa veste, diventa Orco e confeziona il suo disco nuovo intitolato “Granara Blues”, autoprodotto in collaborazione con Mattia Cominotto e Tristan Martinelli al Green Fog Studio.
Sono sette i brani, frammenti di un ascolto completo e complesso, caratterizzato da atmosfere rarefatte e melanconia pop d'autore: come lo stesso autore afferma, è un disco che parla di mostri giganti, di persone in difficoltà, di paura di coraggio, condito da riverbero in grandi quantità. Seguendo tale prospettiva l'udito si perde, col piacere di un vagabondo che segna il passo in paesaggi verdeggianti e vergini all'urbanizzazione: “Granara Blues” non segue le tendenze del periodo, preferendo coltivare il proprio podere di canzoni e di note.
Un album a fuoco, con le mani e la mente del cantautore ligure che hanno impostato in modo originale il registro comunicativo, per instaurare un dialogo efficace tra creativo ed ascoltatore. Orco concretizza un capitolo che segna l'inizio, destando buone sensazioni in vista della musica che verrà.
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La recensione Granara Blues di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-12 00:48:06
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