Un giro di boa generazionale con la strada ancora incerta
Il prepotente ritorno degli anni Ottanta, che negli ultimi anni ha letteralmente invaso il mercato musicale italiano e internazionale, non accenna minimamente a rallentare. Le nuove correnti post-punk che arrivano dalla Gran Bretagna ne sono una delle massime testimonianze. Giro Di Boa di Uno è figlio di una nuova rilettura, quella che recupera le contaminazioni synth wave e che ritorna ciclicamente a proporsi nel nostro Paese, debitore dei Diaframma quanto dei Litfiba, passando per Battiato e arrivando alla scena del Great Complotto (Gaznevada su tutti) e alle atmosfere di certi Subsonica più malinconici.
In questo caso, abbiamo a che fare con una rilettura in chiave profondamente pop che ne recupera le atmosfere oscure ma le ammorbidisce con un'elettronica più stretta consanguinea dei nostri tempi. E se "Un Nuovo Anno" e "Resilienza" sono in qualche modo parenti di Fiumani, vorrebbero esserlo ancora di più di Depeche Mode e U2 ma non trovano l'urgenza giusta. Un sacco di buone intenzioni, una ricerca della melodia a volte anche intrigante ("Senza Premessa"), che però non riesce a farci bollire il sangue nelle vene come avremmo voluto. Pezzi come "Stardate 3260.1", "Analogico" e "Oltre la superficie" ci restituiscono un po' di quelle atmosfere magiche, ma il coltello non affonda mai nell'anima definitivamente. Certo, non sarei onesto con me stesso se dicessi che questo è un lavoro da cestinare: abbiamo a che fare con dodici tracce che trasudano conoscenza, trasmettono una passione vera e autentica.
Giro di Boa è un disco di suoni accattivanti e scelti in maniera saggia, un mix di recuperi nostalgici che lascia spiazzati per la bontà e l'onestà intellettuale ma, allo stesso tempo, ci lascia troppo consapevoli che il tesoro stilistico di quella generazione ha bisogno di altre strade per poter funzionare come allora. L' augurio migliore da fare a Uno è quello di continuare a perseguire la strada, ricercando dentro la sua musica un filo conduttore generazionale che ci porti ad emozionarci di nuovo sul serio, ammesso che esista.
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La recensione giro di boa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-03-05 09:22:41
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