Disco d'esordio per un cantautore di maniera
Partiamo da un presupposto. Dal punto di vista del puro concept "Eclissi e Albedo", disco d'esordio di Millepiani è un lavoro veramente molto interessante. Infatti, come afferma lo stesso cantautore toscano questo è "un viaggio onirico che racconta storie tratte dalla quotidianità attraverso un immaginario letterario che spazia dalla filosofia all’astronomia, dalla mitologia alla fantascienza". Quindi logico che ci siamo subito interessato al disco e ci siamo messi ad ascoltarlo pieni di buoni sentimenti, per così dire. Il risultato, dopo un paio di ascolti a ripetizione è di sorpresa: sorpresa perché non ci aspettavamo che il viaggio costruito da Millepiani sarebbe stato così classico.
Classico almeno quanto il suo modo di comporre canzoni di pop cantautorali, con arrangiamenti piani e testi molto ricchi e verbosi che, alle volte, appesantiscono un po' tutto quanta l'operazione. Ci sono momenti molto interessanti in "Eclissi e Albedo", come ad esempio "Iperione" ma, almeno per i nostri gusti in fatto di musica, il viaggio costruito da Millepiani è troppo statico: invece di volare si rimane, quasi sempre, con i piedi ben piantati, troppo piantati a terra.
Eppure, in certi frangenti, "il cielo si vede" e sono decisamente i momenti migliori. Ecco allora che, registrato un esordio interessante ma non perfetto, siamo convinti che la strada giusta da seguire per il cantautore toscano sia quello del viaggio. Ma del viaggio vero, non solo quello "scritto su carta".
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La recensione ECLISSI E ALBEDO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-26 08:06:14
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