“Respira” è un album che ci invita ad accettare sulle nostre spalle, come inevitabile, il peso dell’esistenza e a riderne, senza fare drammi; si mostra come un luogo dove provare a coltivare sogni, a colmare vuoti, inseguendo il cantautorato di quella generazione di artisti cresciuta con i dischi dell’indie pop e dell’alternative rock piuttosto che con le opere della tradizione più ortodossa. Ci sentiamo dentro Motta, una profonda fiducia per la nuova canzone d’autore, per il gusto della parola e di sonorità variopinte. “Respira” è un album che raccoglie le idiosincrasie di chi osserva la realtà senza sentirsene partecipe e che prova a cambiarla con l’aiuto della musica.
“Rivoluzionari ma con calma” è un pezzo rock che celebra la decadenza della nostra quotidianità oramai divenuta incomprensibile, indugiando su tipi umani da osservare con distacco. “Pensare al futuro”, “Solitario”, “Resta solo delusione”, “Il tempo” si mantengono legati all’estetica di un indie pop ricercato alla maniera di Francesco Motta, la cui influenza percorre gran parte dell’opera. Una sensazione fluttuante e straniante si percepisce dall’ascolto di “Speranza” che si solidifica in ritmiche possenti; “Dimenticare” e “Se la felicità” producono paesaggi spaziosi, increspati da ritmi ottimisti e brillanti.
Il disco si mostra chiaramente derivativo, ma ben concepito, suonato e arrangiato. Ascoltarlo è un modo per interpretare ansie e frustrazioni trasformandole in qualcosa di bello.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.