Voodoo Kid è un corpo anomalo del panorama musicale italiano. Difficile da comprendere, ha cominciato coi Red Lines, band dream pop molto interessante, poi, col nuovo nome d’arte, ha pubblicato qualche singolo non del tutto a fuoco. Per fortuna è arrivato Amor, requiem -edito per Carosello Records- a chiarirci le cose, e non solo.
Questo esordio discografico è un vero e proprio manifesto, una dichiarazione poetica. Voodoo Kid parla d’amore nella sua musica pop contaminata. Tutto normale, no? Non proprio. Si tratta di un amore che si è liberato finalmente di alcuni inutili paletti. Un amore fluido e circospetto, pericolosamente manifesto e pieno di rispetto. Fuori dai vecchi schemi di genere e pieno di social awareness.
Chi è sopravvissuto all’itpop ci è riuscito perché ha smesso di piangersi addosso, perché dopo un po’ è un gioco noiosissimo e modaiolo. Meglio la malinconia ondeggiante, è più malleabile. La musica non è chiusura, ma un racconto. E il pop è raccontarsi a più gente possibile. Questa è la posta altissima che mette in gioco Voodoo Kid. Ed è per questo che Amor, Requiem è un disco riuscitissimo. Il racconto è il centro di tutto, privo di orpelli o distrazioni. Un racconto non fatto da molte parole, ma da parole giuste, selezionate da un bel catalogo. Talvolta sembra scontata la cura che si cela dietro l’immediata naturalezza.
“Ho cercato il tuo nome/ dietro ai gesti dei passanti”
Ogni gamma di emozioni ha la sua cornice, il suo vestito giusto, cucito su misura dai quattro produttori - Renzo Stone, 2nd Roof, i Mamakass e Dario Bass - che si sono inseriti, senza far rumore o calcare troppo la mano, come dei veri professionisti sanno fare. E così sono riusciti a muoversi in quella dimensione di ordine e bellezza che li circondava. I risultati sono grandi. Rasoi è una hit senza se e senza ma; tvb, col suo cambio di registro, e Requiem rappresentano i due picchi qualitativi e poetici del lavoro; i due singoli, Non è per te e Domino, già li si canta da qualche tempo.
Amor, Requiem è l’operazione giusta al momento giusto. Intelligenza autoriale, un’estetica coerente che va dai titoli dei pezzi al ritratto sulla copertina. È un disco dove è stato messo in gioco tutto, consapevolmente. E mentre cerchiamo il suo sguardo dietro gli occhiali da sole, Voodoo Kid è già a spasso nel futuro.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.