Operator Stoccaggi 2020 - Strumentale, Sperimentale

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Una sorta di library music basata su batteria, tastiere e piano in un enigmatico progetto ispirato ai principi del processo stocastico

Operator da Rimini è un progetto decisamente schivo: nessun testo, nessuna parola ad accompagnare il loro primo lavoro, l’EP ‘Stoccaggi’, e al posto della bio una breve descrizione che ricalca quasi alla lettera la definizione di Wikipedia del “processo stocastico“ (Ovviamente siamo andati a Googlarlo): “Forme di rappresentazione di grandezze che variano nel tempo in modo casuale e con certe caratteristiche. Facendo delle prove ripetute dello stesso processo, si ottengono diversi andamenti nel tempo (realizzazioni del processo).” Questo non ci dice molto sull’album e sui suoi autori, ma forse ci dice qualcosa e sulla sua scrittura e lavorazione. È affascinante immaginare la composizione di queste quattro tracce come un processo di esecuzione di moduli di melodie e ritmi, fondati sull’utilizzo di determinati elementi, ripetuto in serie e ogni volta con qualche variazione, quasi come dei test sperimentali. Le voci sono quelle di una batteria, di un sintetizzatore che gioca con pad sinfonici dal sapore quasi retrò e di un pianoforte elettrico, impegnate nella ripetizione con variazioni di non più di uno o due moduli di ritmo, accompagnamento e melodia per ogni brano. Non è facile essere più descrittivi, perché anche se lineari e abbastanza classici per suoni e melodia, i quattro brani svicolano con discrezione da incasellamenti ed etichettamenti facili. Potremmo dire che c’è un po’ di library music, suoni che potrebbero uscire dall’alternative alla Faith No More (Architetture) o da un post-rock inusuale,una specie di new-wave strumentale o dell’elettronica con una scelta di suoni essenziale, ma a volte sembra quasi di sentire del materiale buono per beat hip-hop emotional (Nuove vette,Effetti personalissimi). Ecco, aldilà di tutto quello che conta è la palette emotiva del lavoro, sempre malinconica, un po’ sognante, vagamente enigmatica pur nella sua chiarezza.colori supportati dalle giuste scelte melodiche, da un lavoro sui suoni e sulle melodie che non stupisce con effetti speciali ma colpisce dritto al punto.

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La recensione Stoccaggi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-12-10 19:45:48

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