Disastersss è il titolo del nuovo pirotecnico lavoro dei milanesi Frana, e c'è più di un valido motivo per essere felicissimi di questa uscita agli sgoccioli dell'anno venti.
Partiamo innanzitutto dal sound: la band si conferma una micidiale macchina da guerra, stavolta molto meno rudimentale rispetto ai tempi di Odds And Ends. Le sfuriate sonore dei Frana raccolgono il meglio della nuova ondata post punk di matrice internazionale miscelandola con l'attitudine tipica del punk hardcore che da sempre gli appartiene. Il disco si compone di undici tracce che rappresentano una svolta definitiva del genere anche in territorio italiano, con la magnifica "Let Me Write This Down In My Dontcarecalendar" a fare da apripista e a sfoderare le migliori mitragliatrici sonore insieme a tutto il resto dell'artiglieria pesante. "Daisy St. Patience" ha già un titolo fighissimo, ma è nei suoi quattro minuti pienissimi che riesce a dare il meglio, raccogliendo i testimoni virtuali di band come Idles e soprattutto delle imminenti stelle polari britanniche Shame. Quando i toni si ammorbidiscono in "Get Scurvy", possiamo avvertire il basso tondissimo dei Joy Division dialogare con le chitarre affilate e sanguinanti dei Metz. Nel momento in cui l'atmosfera si riscalda ci viene in soccorso una "Greasy Ponds" che raccoglie perfettamente la lezione dei Fontaines D.C. di A Hero's Death. La chiusura, affidata al citazionismo curtisiano di "Loans Will Tear Us Apart", regala l'ennesima perla di questo disco, una ballata post punk stravolgente e catartica.
Disasterss è un passaggio importante per la nostra scena indie-rock, un monolite sonoro che sembra risvegliare una rabbia antica, dormiente, pronta a recepire il segnale di battaglia per destarsi e ridare nuovo lustro anche in Italia ad una scena post punk che sta facendo sfracelli ovunque. Soldati, siete chiamati alle armi, unitevi e diffondete il suono della nuova era ribelle.
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