Per arrivare a domani è il titolo dell’album d’esordio dei dune°, undici tracce scritte tra il 2016 e il 2018 e registrate un po' alla volta negli anni successivi.
La formazione si cimenta in un disco completamente autoprodotto, un disco essenzialmente pop ma pieno zeppo di malinconia e ricordi. Il minuto e mezzo in apertura di "Funes" è simbolico da tutti i punti di vista: melodia, parole e instantaneità, la formula perfetta per il massimo risultato con il minimo sforzo. La successiva "Paradiddle" è quella che definiremmo una instant hit, grazie al suo ritornello capace di infilarsi in testa immediatamente (Facciamoci esplodere qui/se può cambiare/dieci anni di tutto/dieci anni di niente). I dune° però sono bravini anche a cambiare registro stilistico, come dimostrano nel brano "Oro" e nelle ritmiche vagamente ambient-jazz di "900 giorni". A tratti la band ci ricorda gli Afterhours più melodici e allo stesso tempo sperimentali, mentre le rifiniture sonore e le chitarre spesso riportano alla mente i magnifici Albedo di dischi come A Casa.
Per arrivare a domani è un disco di pop vero, suonato e arrangiato senza scendere a compromessi, nel quale la melodia e l'emozione si tengono per mano senza andare mai a percorrere i sentieri della banalità.
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