Dust & the Dukes: Dust & The Dukes
I Dust & The Dukes sono un power trio di Firenze che fa il suo ingresso nella scena del rock-blues underground nostrano con un debut-album omonimo.
Il disco contiene dieci tracce, anticipate lo scorso novembre dal singolo "Bueno's", una mina desert rock che convince subito al primo ascolto. L'album si apre con l'animalesca "Run" e lascia trasparire immediatamente tutti punti di forza della band toscana, tra cui un'attitudine blues invidiabile che va a braccetto con uno spirito rock'n roll fuori dai nostri tempi. I riff ossessivi e le atmosfere tribali sono una costante, ci ricordano molto i Queens Of The Stone Age degli esordi così come alcune speculazioni atmosferiche ci riportano agli ambienti più dark di un certo Nick Cave. Il trio fiorentino convince anche in quei momenti in cui il tiro sembra ammorbidirsi, su tutti possiamo citare la bellissima "Life In A Bottle" e la turneriana "Secrets In The House", che sembra davvero uscita dalle b-sides di Am degli Arctic Monkeys. La psichedelia sessantina miscelata con il rock'n roll purissimo di "Losing Tune pt.1 e pt.2" chiudono il lotto e ci riservano la possibilità di viaggiare nel tempo e nei generi, con una linea vocale degna delle migliori band del periodo.
L'omonimo disco dei Dust & The Dukes è un esordio davvero con i fiocchi: un rock spiritato, figlio degli Stones più alcolici e degli Stooges più ripuliti, con spunti alla Josh Homme e atmosfere ereditate dai Bad Seeds più sperimentali, senza disdegnare un più moderno indie-rock britannico. Un minestrone che solo chi ha talento può riuscire a mettere insieme senza fare danni e questa band riesce dignitosamente nell'impresa.
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La recensione Dust & The Dukes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-29 00:00:00
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