L'ironia in levare è la cifra stilistica dell'album, nato fra le mura di casa con "Bassa Cultura" e "Nessuna pretesa"
L'ironia in levare è la cifra stilistica del torinese Ivan Serra e del suo album reggae "This Year", realizzato fra le mura domestiche con "Bassa Cultura" e "Nessuna pretesa", due motti che caratterizzano il progetto. Il disco vuole raccontare l'ultimo anno del mondo: così "Aiaiaia-ai (Crisis 2020)" apre il lavoro partendo dall'inizio della pandemia, il periodo compreso tra i mesi di marzo e maggio scorsi.
"Quello che sei e che fai" contiene forse qualche ingenuità e cali di tensione nella melodia e nel testo, perché nella semplicità può risiedere una grande bellezza ma dev'essere comunque curata. Suona ben riuscita la canzone meno reggae dell'album, l'unica in inglese: "Today is a perfect day" punta ad essere un inno alla positività, quella buona, per ogni giorno dei 12 mesi ed è accompagnata da un video in cui si alternano le risate e i visi contenti di tanti amici di tutte le età.
"Il serpente rabdomante" introduce con sarcasmo da cantastorie un curioso personaggio strisciante, emerso fra agosto e novembre. Il disco prende quindi una piega più scherzosa e pop, che prosegue in "Sto venendo da te" con diverse parti parlate e vocine e in "Scende dal tempo", la bonus track che chiude la playlist. Nel lavoro, fatto in casa, Ivan ha cantato e suonato tutto da solo dalle chitarre alle tastiere fino ai fiati, con i soli cori di Akiko Yoshida.
In generale però si avverte l'esigenza di una maggiore evoluzione interna alle canzoni, nella loro struttura e composizione, perché potrebbero risultare troppo omogenee, impostate e un po' appiattite: il rischio che si corre è quello di "stancare" l'ascolto mentre maggiori variazioni potrebbero evitarlo; ad esempio, la seconda voce di "Un mondo immaginario", seppure "auto-prodotta", è efficace e crea un "movimento" piacevole nell'andamento del brano.
Nei lavori futuri, se si volesse fare un salto di qualità, probabilmente occorrerebbe un confronto con studi di registrazione, produttori e musicisti ma il progetto "Ivan Serra & Bassa Cultura", già così, con la sua spontaneità e sincerità lo-fi ci ricorda che la musica è prima di tutto un modo di condividere sorrisi e sensazioni, uno strumento per stare insieme, almeno idealmente, quando stare insieme fisicamente non si può.
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La recensione This Year di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-01-30 19:03:23
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